
Rione Pescarenico
Non perdere la chiesa dei Santi Materno e Lucia e il convento dei Cappuccini; passeggia lungo le rive dell’Adda sino Piazza Era e l’Isola Viscontea.
Origine del nome: il toponimo Lecco potrebbe essere di provenienza celtica e riferirsi al termine “Lech” o “Loch”, cioè “lago”.
Contrade: Punta Maddalena, Malpensata, Broletto, Lazzaretto e La Piccola.
Soprannome abitanti: “Scartuzzèj”, cartoccini. L’appellativo indicava coloro che erano soliti produrre cartocci, dunque i bottegai, presenza nutrita nel centro storico della città.
Il centro storico di Lecco, cuore pulsante del “borgo che s’incammina a diventar città” di manzoniana memoria, si snoda attorno al lungolago e corre nell’entroterra fino a incontrare i rioni tutt’attorno. La memoria delle antiche fortificazioni che cingevano il borgo, erette nel XIV secolo per volontà di Azzone Visconti, si coglie nel vallo delle mura e nel profilo della Torre Viscontea; dal Signore di
Milano, poi, prende il nome un monumento iconico della città, il Ponte Azzone Visconti, edificato attorno al 1330. Tra le pittoresche vie e le grandi piazze del centro, l’architettura religiosa e civile cittadina (l’importante basilica di San Nicolò, l’antica chiesa di Santa Marta, il santuario di Nostra Signora della Vittoria, il Teatro della Società, il suggestivo Palazzo delle Paure) dialoga con le statue dei più celebri
personaggi legati a Lecco (Alessandro Manzoni, Mario Cermenati, Antonio Stoppani, Pietro Vassena e lo stesso Giuseppe Garibaldi), restituendoci le molte sfumature dello spirito della città. In particolare, piazza XX settembre, che si allunga nel cuore di Lecco, risuona ancora del vociare che anticamente si levava dal mercato, da cui la stessa piazza prendeva il nome, e il lungolago, specularmente, del clamore generato dal Porto maggiore, che qui trovava spazio.
Il nucleo originario di Lecco si sviluppava entro le mura medievali a nord, la linea ferroviaria a est, il torrente Caldone (la cui foce, che si getta nel Lario, è oggi coperta) a sud e il Lario a ovest. Oggi include anche le zone adiacenti di Punta Maddalena, Malpensata, Broletto, Lazzaretto e La Piccola.
Attorno alla metà del Settecento, nel compartimento territoriale dello stato di Milano, il comune di Lecco con Pescarenico era centro dell’omonima pieve, compresa nella riviera di Lecco, nel ducato di Milano. Crebbe di popolazione e d’importanza nel corso dell’Ottocento, con l’incremento dell’industria e dei commerci, raggiungendo persino il rango di “Città” nel 1848, come riconoscimento per la partecipazione dei molti cittadini ai moti insurrezionali. Nel 1923 il territorio comunale, ormai insufficiente a contenere l’espansione urbana, venne profondamente ampliato con l’aggregazione dei soppressi comuni limitrofi di Acquate, Castello sopra Lecco, Germanedo, Laorca, Rancio di Lecco, San Giovanni alla Castagna e le frazioni di Belledo e Sant’Ambrogio, staccate dal comune di Maggianico, quest’ultimo aggregato al comune di Lecco solo nel 1928.
Da non perdere: Una passeggiata tra le piazze, le vie del centro e all’ombra dei platani nel lungolago; una visita alla Basilica di San Nicolò, all’antica chiesa di Santa Marta e alle mostre allestite a Palazzo delle Paure e nella Torre Viscontea.
Non perdere la chiesa dei Santi Materno e Lucia e il convento dei Cappuccini; passeggia lungo le rive dell’Adda sino Piazza Era e l’Isola Viscontea.
Passeggiando da piazza Cermenati verso il centro storico, all’angolo con piazza XX Settembre, sovrasta con la sua torre ornata di finestre e trifore.
Spostandoti un po’ dal centro della città, percorrendo la ciclopedonale che ti porta verso la località Pradello, trovi piazza Stoppani.
Una persona del nostro staff sarà lieta di aiutarti per pianificare l’esperienza migliore
Ti scriveremo solo per informarti sulle opportunità del nostro territorio: promettiamo di non essere invadenti!