La mostra si concentra sul periodo del secondo dopoguerra, momento in cui l’Informale si diffonde come urgenza espressiva, come alternativa alla figurazione tipica dell’epoca dei regimi totalitari e come decisa risposta alle violenze di cui l’uomo si era dimostrato capace.

La rassegna racconta la generazione di autori usciti feriti dalla Seconda guerra mondiale, che sperimentò nuovi linguaggi e nuovi stili capaci di narrare una situazione drammatica e complessa. Dubbiosi sul ruolo pubblico dell’arte, scelsero una via solitaria che non prevedeva confronti con l’altro né manifesti o testi teorici che dichiarassero una strada comune. Anche il critico francese Michel Tapié, al quale si deve il termine Informale, rifiutò sempre di confinare la tendenza in codici troppo serrati e definiti, allontanandosene quando essa assunse connotazioni troppo precise.

Le vie dell’Informale furono molteplici e variegate, figlie di altrettante personalità autonome e originali, le cui ricerche trovarono solo alcuni aspetti tra loro comuni, come la spontaneità, l’istinto gestuale, il rifiuto di qualsiasi legge e geometria, l’improvvisazione.

L’onda dell’Informale si diffuse in tutto l’Occidente come alternativa alla figurazione tipica dell’epoca dei regimi totalitari, come rabbiosa risposta alle violenze di cui l’uomo si era dimostrato capace; in Italia, gli anni Cinquanta assistettero all’evoluzione di questa forma d’arte, che si manifestò in molteplici versioni. In contrasto con la pittura figurativa, soprattutto quella impegnata socialmente e politicamente, fermamente sostenuta anche dal nuovo governo, si affermarono artisti quali Afro, Chighine, Vedova, Burri, che impiegavano la materia e il colore come mezzi espressivi liberi e potenti, o pittori che reinterpretarono la figurazione sotto una nuova luce, come Ennio Morlotti e Mattia Moreni o gli esponenti del Realismo esistenziale quali Mino Ceretti e Bepi Romagnoni, chiusi nel loro doloroso nichilismo.

Il 23 Maggio e il 29 Maggio è prevista una visita guidata alla mostra con la curatrice Simona Bartolena; Il costo è di 18 € (include l’ingresso più la visita guidata) e la prenotazione è obbligatoria all’indirizzo e-mail prenotazionimostrevidi@gmail.com

Orari di apertura

Martedì

10:00 - 14:00

Mercoledì

10:00 - 18:00

Giovedì

10:00 - 18:00

Venerdì

10:00 - 18:00

Sabato

10:00 - 18:00

Domenica

10:00 - 18:00

Chiuso il lunedì (tranne Lunedì dell’Angelo), Pasqua e 1° maggio. La biglietteria chiude un’ora prima.

Dettagli

Biglietti

Intero: € 10,00

Ridotto: € 8,00 (ragazzi dai 13 ai 18 anni, over 65 anni, studenti universitari muniti di tessera, gruppi precostituiti da almeno 8 persone e fino ad un massimo di 20, soci FAI e TCI con tessere in corso di validità, 1 accompagnatore per ogni abbonato Trenord).

Ridotto speciale Trenord (weekend e festivi): €7,00 (Per gli Abbonati Trenord in possesso di tessera IO VIAGGIO)

Ridotto speciale Trenord (feriali): €6,00 (Per gli Abbonati Trenord in possesso di tessera IO VIAGGIO)

Scuole (di ogni ordine e grado) e bambini (dai 6 ai 12 anni): € 4,00 – Prenotazioni visite guidate con la curatrice, gruppi, scuole: prenotazionimostrevidi@gmail.com

Gratuito: disabile e un accompagnatore, giornalisti con tessera in corso di validità, guide turistiche abilitate, bambini fino ai 5 anni di età, soci ICOM muniti di tessera in corso di validità, soci Abbonamento Musei Lombardia muniti di tessera in corso di validità, un accompagnatorie di gruppi ogni 15 persone, docenti delle scuole di Lecco di ogni ordine e grado)

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