
Il Teatro della Società
Dallo stile neoclassico, con forme e acustica che richiamano il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro della Società è in piazza Garibaldi.
Lecco riserva piacevoli sorprese grazie alle sue attrattive e alle splendide viste sul Lago di Como e sulle Montagne. Scopri il patrimonio artistico, i rioni e i luoghi manzoniani e vivi un’espertienza diversa ogni volta che vieni a Lecco.
Dallo stile neoclassico, con forme e acustica che richiamano il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro della Società è in piazza Garibaldi.
Rilassati nel parco Addio ai Monti dove una targa ricorda le parole malinconiche che Lucia ha pronunciato la notte della fuga dei promessi sposi da
Camminando ed esplorando le vie di Lecco, ti imbatti in un piccolo scrigno di fede.
Nel rione Acquate, la tradizionale casa di Lucia è oggi sede di un’osteria. Da qui è visibile anche il Palazzotto di Don Rodrigo.
Con una breve passeggiata dalle vie del centro puoi raggiungere il Cimitero Monumentale della città di Lecco, un museo a cielo aperto.
Visita la chiesa parrocchiale dedicata ai santi Vitale e Valeria e un itinerario tra la casa “presunta” di Lucia e il Palazzotto di Don Rodrigo.
Passeggiando da piazza Cermenati verso il centro storico, all’angolo con piazza XX Settembre, sovrasta con la sua torre ornata di finestre e trifore.
Spostandoti un po’ dal centro della città, percorrendo la ciclopedonale che ti porta verso la località Pradello, trovi piazza Stoppani.
In una posizione panoramica che vanta prati soleggiati durante tutto l’anno, il rione si adagia sui pendii addossati al monte San Martino.
L’inventore di Malgrate e la scoperta della profondità del Lago di Como: passeggia sul lungolago di Lecco e trova l’omaggio della città a Pietro Vassena.
Il piccolo e raccolto abitato di Malavedo è un crocevia di viuzze che si snodano attorno alla caratteristica chiesa di sant’Antonio Abate.
Non perdere la chiesa dei Santi Materno e Lucia e il convento dei Cappuccini; passeggia lungo le rive dell’Adda sino Piazza Era e l’Isola Viscontea.
Nel rione Olate, una casa in via Caldone è riconducibile alla casa di Lucia. La puoi riconoscere da un affresco cinquecentesco sul portone.
Il lago, le montagne, i torrenti, le viuzze, i rioni sparsi ai piedi del Resegone o affacciati sull’acqua: ogni particolare della città rimanda al romanzo.
Da una parte il fiume Adda e dall’altra il Lago di Como: il ponte vecchio e le sue undici arcate.
Il luogo ideale per rilassarsi o il punto perfetto per iniziare o terminare il tuo trekking sul Monte Resegone.
In memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale, un monumento particolare sul lungolago di Lecco.
Una passeggiata nel parco di villa Gomes e una visita alla neoclassica chiesa di San Rocco.
Sul promontorio dello Zucco, a dominare la città di Lecco, sorge la villa che è stata identificata con il Palazzotto di Don Rodrigo.
Nel rione Chiuso, una casa che conserva il tipico portale di pietra del Seicento riporta alla mente la Casa del Sarto e I Promessi Sposi.
In corrispondenza del monumento di Antonio Stoppani, non puoi non notare tra le acque del Lago di Como la statua di San Nicolò.
400 scalini, 96 metri e una vista mozzafiato sul Lago di Como, sulle montagne e sulla città dal Matitone, il campanile della Basilica di Lecco!
Non può far altro che lasciarti a bocca aperta. Già dall’esterno con la sua forma particolare, ma dall’interno ancora di più!
Immergerti nelle stanze di Villa Manzoni dove lo scrittore ha passato la sua gioventù e sbircia dalle finestre il paesaggio che lo ha ispirato.
Nel rione Olate, visita la Chiesa di Don Abbondio dove, nel romanzo di Alessandro Manzoni, i promessi sposi sono stati sposati.
Rivivi la storia di Lecco attraverso gli antichi resti che trovi passeggiando per le vie della città.
E’ nel rione Acquate dove ha inizio tutta la storia dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Trova il Tabernacolo dove Don Abbondio incontrò i Bravi.
Raggiungi uno dei luoghi più suggesstivi dell’itinerario manzoniano: il Castello dell’Innominato si trova a Vercurago.
Il piccolo nucleo di Belledo sorgeva nelle vicinanze del torrente Bione, senza lambirlo, protetto alle spalle dal Cornello, una delle estreme propaggini del monte Resegone.
Passeggiando qui non puoi non alzare lo sguardo e osservare l’architettura dei palazzi, i colori delle case e dei terrazzi che si susseguono.
A pochi passi da piazza Garibaldi, sul cammino per Villa Manzoni, uno dei Musei Civici di Lecco, incontri il monumento dedicato ad Alessandro Manzoni.
Non puoi perdere il lariosauro e la possibilità di fare un tuffo nella preistoria!
La Basilica di San Nicolò ti incanta già dall’esterno: l’architettura e la posizione con vista sul Lago di Como e piazza Cermenati colpisce tutti.
Fra grotte, anfratti e cappellette, il piccolo cimitero si trova in un contesto naturalistico di forte suggestione.
Non perdere la chiesa di San Giorgio Martire e alcuni dei luoghi manzoniani. Arriva al Santuario della Madonna di Lourdes e godi del piacevole panorama.
Luogo di grande suggestione letteraria e di profondo spirito religioso, la Chiesa di San Giovanni Battista si trova nel rione Chiuso.
Una passeggiata per risalire il rione lungo le sponde del torrente Caldone, passando per la chiesetta rurale di Sant’Egidio.
Partendo da piazza XX Settembre, alza lo sguardo, tuffati nel passato e ammira la Torre Viscontea, uno dei Musei Civici di Lecco.
Il rione Santo Stefano è il più giovane della città, sorto dopo gli anni Cinquanta come nuova area urbanizzata al confine settentrionale di Lecco.
Garibaldi fu ospite a Lecco quattro volte. A lui è dedicata una piazza nel centro della città. Qui trovi anche il Teatro della Società.
A Pescarenico, immergiti nei luoghi di culto e nella storia dei frati Cappuccini lasciandoti ispirare anche da Alessandro Manzoni.
Il posto più bello da cui vedere il tramonto sorseggiando un aperitivo? Sicuramente piazza Cermenati, affacciata direttamente sul Lago di Como.
Ai piedi delle colline che conducono ai monti Magnodeno e Resegone, è un’importante punto d’accesso a scenografiche mete montane del territorio.
Con i suoi colori e le sue forme, la facciata neo-romanica della chiesa della Beata Vergine della Vittoria cattura il tuo sguardo.
Segui l’itinerario dell’archeologia industriale per ritrovare le tracce dell’ingegno e del legame del territorio con il ferro.
Una persona del nostro staff sarà lieta di aiutarti per pianificare l’esperienza migliore
Ti scriveremo solo per informarti sulle opportunità del nostro territorio: promettiamo di non essere invadenti!